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beyond the result:the emotion

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Il #beyondskiing di oggi potrà sembrare un controsenso: è dedicato alla mia gara. Ma non alla prestazione in sé, bensì all’emozione che questa mi ha permesso di vivere. Oggi sono finalmente scesa in pista per la mia prima prova del mondiale, lo skiathlon 7,5+7,5. Sono abbastanza soddisfatta del risultato, anche se mi rendo conto che non sia proprio di quelli da ricordare.  Di certo ricorderò questa gara come una delle più emozionanti di sempre.

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Cadute, sfide, coraggio

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La sfida è con noi stessi. La sfida sta nell’affrontare le cadute e nel coraggio di rialzarsi. Sta nel trovare la motivazione per ricominciare da capo, nel provarci ogni volta come fosse la prima, nell’emozionarci come non fossimo mai stati feriti.

La vita è cadere sette volte…e rialzarsi otto.

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buon natale

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Visto l’inizio di stagione disastroso e il periodo difficile dal punto di vista agonistico che sto passando, sarebbe stato il caso di scrivere una bella lettera a Babbo Natale, chiedendogli un sacco pieno di energia e qualche bella prestazione…

…invece quello che sento è semplicemente dire GRAZIE. Perché, nonostante qualche difficoltà, ogni mattina apro gli occhi e ho voglia di vivere, ho la possibilità di fare un lavoro che mi piace, ho la mia famiglia e delle bellissime persone accanto. Grazie perché le difficoltà rendono più forti e i dubbi fanno diventare migliori. Grazie perché ho la possibilità e il coraggio di vivere il mio percorso, alla scoperta di me stessa, sfuggendo ai percorsi battuti e alle etichette.

Grazie perché ciò che conta è il viaggio, non la meta…e durante il mio, dal finestrino si gode di un panorama fantastico.

Buon Natale

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Ascesa

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Il tempo degli allenamenti in ghiacciaio anche per questa stagione è finito e la prima neve ha imbiancato le cime. E così è anche tempo di chiudere la stagione della camminata in montagna.

La montagna non è per me solo teatro di allenamenti; è anche un modo per esplorare, per sfidare me stessa, per connettermi alla natura e alle mie origini, anche per capire cosa è veramente importante e mettere ordine nella mia scala di valori. La montagna è metafora della vita e come per essa non esiste una verità assoluta, è vero tutto e il contrario di tutto…è la direzione che ognuno di noi le dà a determinarne il senso.

E’ curioso come quest’anno la stagione delle camminate in montagna sia iniziata con una passeggiata al col Quaternà e terminata con l’Ajarnola. Le due cime si trovano ai lati opposti della valle in cui vivo; la prima è legata alla mia vita da bambina, in quanto si trova proprio sopra la malga nella quale trascorrevo le estati, mentre l’altra fa parte delle Dolomiti che amo tanto! Sono due montagne molto diverse tra loro, sia per la morfologia sia per i forti ricordi che ho legati ad una e all’altra ed è come se rappresentassero anche due lati della mia personalità, uno più dolce, più spontaneo e ridente come le sponde erbose del Quaternà e l’altro più aguzzo, selvaggio e imprevedibile come le rocce dolomitiche dell’Ajarnola. Questo sembra chiudere un cerchio, sembra sprigionare un profondo senso di appartenenza e mi da la sicurezza di essere sul sentiero giusto.

Tra le due, un universo di emozioni. Tante salite a vette diverse, ad ognuna delle quali ho legato un sentimento, un insegnamento, un particolare e un ricordo, che riflettono parti di me stessa, che mi ricordano aspetti di me che ho scoperto.

La stagione che è alle porte e soprattutto l’esperienza olimpica che ci aspetta è per me come l’ascesa ad una grande montagna. Ci saranno i dolci pendii e i passaggi delicati, ci saranno i momenti in cui si salirà di buon passo e i momenti in cui sarà necessario fermarsi per scegliere l’appiglio migliore. E ci sarà il momento in cui condividere la gioia per la cima raggiunta, il momento per godersi il panorama e anche quello per scendere a valle. Vedo il sentiero che si snoda davanti a me, sento i miei passi e il mio respiro nella salita, soprattutto percepisco un senso di grande gioia e libertà nel cuore. Il fatto che la grande sfida dell’Olimpiade sia legata da un filo invisibile alle vette che amo tanto mi fa sentire a casa, mi fa sentire sicura e protetta, come camminare su un sentiero che potrei percorrere a occhi chiusi, nonostante ciò che mi aspetta sarà impegnativo, faticoso e a volte inospitale come lo è la montagna nei giorni di maltempo. Perchè so che sarà anche ricco di soddisfazione, come lo è raggiungere la vetta.

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Respirare

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A volte succede che il nostro fisico si riveli molto più sensibile ed intelligente della nostra mente e finisca per urlare e imprecare attraverso i suoi particolari mezzi fino a farsi ascoltare. Già da un po’ mi stava lanciando segnali di avviso quali stanchezza, affaticamento, malesseri vari…ma io imperterrita seguivo la mia mente e non prestavo ascolto…fino a quando, nel bel mezzo del raduno di allenamento a Ramsau, mi sono ammalata e mi sono dovuta fermare.

Per fortuna.

Questo stop forzato è stata una benedizione. Mi ha dato l’opportunità di rallentare il passo, riflettere su ciò che stavo facendo e in che direzione stavo andando, capire gli errori che stavo commettendo ed imparare da questi. Così, grazie all’aiuto di alcune persone vicine, ho compreso che i segnali del mio fisico erano solo una conseguenza di un malessere psicologico, una situazione di stress che si rifletteva a più livelli.

E questo stop mi ha fatto sentire sollevata. Finalmente silenzio e calma, finalmente non dover rincorrere qualcosa, ma semplicemente vivere l’attimo. E poi un senso di liberazione nel mostrare qualcosa che sentivo era già in atto da tempo ma non volevo accettare. Liberazione nel non dover fare sempre la parte di quella forte, ma invece nel poter e voler mostrare le mie debolezze, la mia fragilità e i miei dubbi…consapevole di quanto questo atteggiamento di critica e severità verso me stessa sia un punto di forza, poichè mi sprona a migliorarmi sempre, ma allo stesso tempo vada controllato e arginato…con una bella risata!

Così mi sono lasciata del tempo, permettendo a me stessa più libertà, chiedendo aiuto alle persone vicine e lasciandomi aiutare, non giudicandomi e concedendomi il lusso di non confrontarmi per un po’. Ed ora riparto con nuova motivazione e determinazione, vedendo i miei obiettivi più nitidi di fronte a me e più chiara la strada per raggiungerli, con la consapevolezza di quanto sia importante commettere errori, perchè ci permettono di crescere..di quanto sia importante mostrare le nostre insicurezze, perchè ci rendono umani e soprattutto di quanto sia importante concederci la libertà di essere noi stessi. Molto probabilmente sarò sempre un po’ dura e “talebana” nei miei confronti, ma da questa esperienza ho imparato che le cose non sono sempre così serie…a volte basta sorridere per far uscire il sole.;)

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