La sfida è con noi stessi. La sfida sta nell’affrontare le cadute e nel coraggio di rialzarsi. Sta nel trovare la motivazione per ricominciare da capo, nel provarci ogni volta come fosse la prima, nell’emozionarci come non fossimo mai stati feriti.
La vita è cadere sette volte…e rialzarsi otto.
Allenamento dopo allenamento, sta scorrendo velocissimo il tempo. Già archiviata l’estate, siamo nel pieno della preparazione autunnale, con il ritorno sugli sci, i carichi sempre crescenti di allenamento e…i colori rosso arancioni della montagna. Mi destreggio tra alti e bassi, provocati dall’intensità dell’allenamento, accompagnata da buone sensazioni con costanza. Questo è molto importante, perché mi permette di dedicarmi alla preparazione con crescente motivazione, determinazione e coraggio.
A volte ritorno con il pensiero alle pessime sensazioni che provavo un anno fa in questo periodo. Quasi con tenerezza ripenso a tutta l’insicurezza che i problemi fisici avevano provocato in me. Allenamenti e ritmi che ora sono normali erano diventati faticosi e mi richiedevano un impegno mentale, oltre che fisico, notevolissimo. La fiducia nelle mie capacità era sempre in dubbio e tutto era messo in discussione. Avrei il desiderio di incontrare, magari al termine di un allenamento andato storto, quella Virgy di un anno fa: abbracciarla, dirle di avere coraggio, dirle che quello che sta per affrontare è inevitabile, ma che andrà tutto bene e, anzi, la renderà più forte.
Ogni atleta conosce momenti in cui ha la sensazione di volare e cadute che fanno male. La vita di ogni atleta è costellata di successi e sconfitte. Ogni vita lo è. Ce ne dimentichiamo e pretenderemmo che ci siano solo vittorie, solo giornate di sole. Ma non è così. Tendiamo a dare per scontato che le cose vadano bene, che la felicità e il buon umore siano la normalità. Ma facciamocene una ragione: le cose nella vita non sempre vanno come vorremmo. Per quanto ci impegniamo, per quanto investiamo in un progetto, per quanto ci mettiamo tutti noi stessi, a volte le cose non vanno come previsto. Ed è anche il bello della vita: ci dà ciò che ci serve, non ciò che vogliamo. E poi riesce inaspettatamente a sorprenderci.
Le cadute sono parte indispensabile del nostro processo di crescita. Senza le cadute non saremmo in grado di metterci in discussione in modo così profondo. E’ ciò che è difficile, ciò che ci spaventa, ciò che ci mette alla prova che ci fa crescere e diventare persone migliori. Sono le cose da cui vorremmo fuggire, da cui tentiamo di defilarci che ci danno di più. Sono i momenti più bui che ci fanno guardare con più chiarezza dentro noi stessi.
Per questo amo lo sport. Perché non si può scappare dalle difficoltà: l’unica via per uscirne è passarci attraverso. Passare attraverso la fatica, la sofferenza, il dolore, la paura, le cadute, le cicatrici. Attraverso le giornate storte, le gare deludenti, gli infortuni, i dubbi e le incertezze, gli errori, le scelte sbagliate.
Mi chiedo perché affrontiamo tutto questo. Cos’è che ci fa rialzare? Cos’è che ci fa andare avanti? Cos’è che ci spinge a tornare sul campo di battaglia a recuperare le nostre armi abbandonate e rimettere insieme i frammenti del nostro orgoglio? Dove troviamo la forza per provarci ancora una volta? Forse è il modo che abbiamo per provare a noi stessi che siamo forti. Che nonostante la fatica stiamo ancora in piedi, che nonostante le difficoltà siamo ancora in grado di rialzarci. Nonostante la delusione abbiamo ancora voglia di dimostrare chi siamo. Nonostante il cuore spezzato siamo ancora in grado di emozionarci, nonostante le ferite sanguinanti siamo ancora pronti a lottare per ciò in cui crediamo. Nonostante le speranze infrante, abbiamo ancora dei sogni. Il modo che abbiamo per allontanare la debolezza, affrontare le paure, provare a noi stessi che i limiti non esistono. Il modo che abbiamo per sentirci vivi. Per rinnovare ogni volta, dopo il buio, la purezza e la bellezza delle nostre vite.
Perciò non siamo così severi nel giudicarci. Nel giudicare le nostre incapacità, le nostre difficoltà, le nostre inadeguatezze, i nostri momenti bui. Qualunque siano, fanno parte di noi e determinano la persona che diventeremo. Non giudichiamoci e, anzi, giochiamo a rilanciare con la vita. Continuiamo a metterci alla prova, sfidiamo i nostri limiti, tentiamo di superare noi stessi, troviamo il coraggio per provarci ancora.
Non giudichiamo le nostre cadute: il successo sta nell’essere di nuovo in piedi.