Il tempo passa in fretta, ma te ne rendi conto soltanto quando ti fermi e fai il punto della situazione. È allora che ti volti un attimo, e quasi l’intera stagione è già dietro le spalle. Sì, ti dicono “la stagione è lunga”, “c’è tempo”, bla bla bla…e invece in un lampo ti ritrovi alla vigilia dell’appuntamento più importante. Il Mondiale, quell’evento unico e particolare, è già qua.
Ma lo sapevate che il vero sciroppo d’acero non proviene dal Canada, ma dal Vermont?!? Ecco, la mia avventura dall’altra parte dell’Oceano, the Pond come dicono loro, è stata un po’ così…le credenze, i progetti, le illusioni sono stati sovvertiti per regalarmi scorci sorprendenti. E un fine stagione insolito.
Il Tour de Ski è una delle più impegnative ed entusiasmanti esperienze della stagione: otto gare in dieci giorni, quattro luoghi diversi, attraverso tre paesi, che culmina con la terribile rampa del Cermis. Che per noi si traduce in un frenetico mix di competizioni, viaggi, riunioni pregara, pranzi al catering e barrette energetiche, lettino del fisioterapista, corsette defaticanti, emozioni forti da archiviare subito in vista di quelle successive.